Ai piedi del Vulcano le arance più rosse

Arance rosse di Sicilia : qualità, territorio e benessere in ogni spicchio

Un viaggio tra agricoltura, innovazione e sostenibilità per scoprire i segreti di uno dei frutto simbolo della Sicilia – l’arancia rossa. Nel corso della puntata numerosi esperti hanno raccontato il valore di questo frutto simbolo della regione.

Qualità eccellente. Salvatore Rapisarda, direttore del Consorzio Euroagrumi OP di Biancavilla, ha sottolineato le difficoltà della campagna agrumicola dovute alla siccità, evidenziando tuttavia come le piogge di inizio anno abbiano favorito il recupero dei frutti. “La qualità degli agrumi è eccellente, ma il calibro dei frutti è risultato più piccolo per la mancanza d’acqua. Tuttavia, le piovosità regolare tra gennaio e febbraio ha permesso alle arance di recuperare quel piccolo gap e la campagna procede bene. Merito va dato anche ai consumatori che stanno comprendendo sempre di più che le arance di calibro più piccolo, pur meno apprezzate commercialmente, sono in realtà ricchissime di vitamina C e antociani” ha spiegato Rapisarda. Inoltre Salvatore Rapisarda ha sottolineato l’importanza strategica della ricerca che sta conducendo il Consorzio sul tema della sostenibilità e soprattutto dell’impronta idrica: “voglio ricordare che uno dei nostri progetti che stiamo ancora conducendo assieme all’Università di Catania è legato proprio al risparmio idrico e abbiamo messo in piedi una tecnica e un protocollo che permette di risparmiare dal 30% al 50% dell’acqua di irrigazione. Abbiamo fatto un calcolo che sul piano dell’intera agrumicoltura consentirebbe di avere un risparmio che va dai 12 ai 14 milioni di metri cubi d’acqua quindi comprendete qual è l’importanza strategica ambientale di mettere sul territorio i risultati di queste ricerche legate al risparmio idrico”.

Benessere e sostenibilità. Carmelo Cantarella, agronomo della Cooperativa “Gusto Giusto”, ha approfondito il ruolo del microclima della Piana di Catania, grazie all’influenza dell’Etna, per la pigmentazione delle varietà Tarocco, Moro e Sanguinello. “L’escursione termica è fondamentale per la colorazione delle arance rosse e la qualità dei frutti. Oggi si conoscono per ciascuna delle tre varietà numerosi cloni che ampliano il panorama di raccolta e commercializzazione della preziosa arancia rossa dai primi dicembre fino a metà maggio ” ha dichiarato, aggiungendo che la gestione idrica è sempre più cruciale per la sostenibilità della produzione. “Basti pensare alla riconversione dei sistemi di irrigazione dal classico sistema per aspersione che bagnava circa 75-80% contro 20- 25% di superficie bagnata dal sistema moderno di irrigazione a gocce che permette di ridurre molta acqua per evaporazione. Un altro aspetto molto importante è l’utilizzo di antagonisti naturali per quanto riguarda il contenimento dei parassiti degli agrumi che permettono di ridurre drasticamente l’impiego di prodotti fitosanitari e quindi garantire un prodotto eccezionale non solo da un punto di vista organolettico eccezionale ma anche sotto il profilo dei residui, quindi assai salubre”

Territorio. Lucio Olivieri, della cooperativa Motta di Sant’Anastasia, spiega che la campagna agrumicola ha subito un ritardo a causa delle alte temperature estive e della scarsità di piogge, nonostante la disponibilità di acqua per l’irrigazione. “Abbiamo avuto luglio e agosto più caldi di sempre e la campagna ha avuto un po’ di ritardo a causa della mancanza di pioggia. Qua grazie a Dio l’acqua ce per l’irrigazione l’abbiamo però non è stata sufficiente, e quindi abbiamo problemi di pezzature. Ora finalmente l’Etna si è vestito di bianco e col freddo le arance sono pronte per la raccolta.” La zona è un’area d’élite per la produzione dell’arancia rossa, con una maturazione precoce rispetto alle aree più basse. Olivieri ci mostra la varietà Fragolino, il fiore all’occhiello della cooperativa. Si tratta di un Tarocco Lempso caratterizzato da un elevato tenore zuccherino (14-15 gradi Brix) e da un’intensa pigmentazione rossa antocianica, grazie al clima unico del territorio.

L’automazione offre una soluzione per migliorare la qualità dei prodotti, garantendo che si rispettino i rigorosi standard di dimensioni, forma e sicurezza. Francesco Cilia, responsabile commerciale del marchio 3 Moretti, ha illustrato le innovazioni nel confezionamento e nella selezione dei frutti su cui il Gruppo Bonomo sta investendo: “Abbiamo investito in nuove tecnologie per garantire un prodotto di alta qualità, perché oggi il consumatore cerca non solo genuinità ma anche estetica. “.

Maria Concetta Strano, ricercatrice del CREA, ha presentato un progetto innovativo sulla conservazione delle arance: “Stiamo sviluppando edible coatings con estratti naturali antimicrobici per prolungare la shelf-life e ridurre gli sprechi.  Attualmente, il team di ricerca sta conducendo esperimenti per testare l’efficacia di questi estratti naturali, confrontandoli con alternative sintetiche. Una volta trattati, i frutti verranno sottoposti a test di conservazione a basse temperature per verificare la loro durata e stabilità nel tempo. L’obiettivo è offrire un’alternativa sana e rispettosa dell’ambiente che, oltre a prolungare la shelf life degli agrumi, possa rispondere alle crescenti esigenze di mercato.” Dal punto di vista commerciale, il successo di questa soluzione potrebbe avere un impatto significativo sul mercato. Prolungare la durata degli agrumi senza alterarne le caratteristiche organolettiche garantirebbe una maggiore disponibilità del prodotto anche nei periodi di alta richiesta. Inoltre, il progetto si inserisce in una più ampia strategia di innovazione sostenibile, offrendo ai consumatori un’alternativa più sana ed ecologica.

Gerardo Diana, presidente del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, ha spiegato le strategie di valorizzazione del prodotto: “Il nostro obiettivo è garantire qualità e autenticità, distinguendo l’arancia IGP con il bollino e investendo nella promozione, sia in Italia che all’estero”.

Sofia Mammana, CEO di AgriSicilia Spa, ha parlato della trasformazione del frutto: “Lavoriamo le arance dei produttori locali per creare marmellate di alta qualità, portando un pezzo di Sicilia sulle tavole di tutto il mondo”.

La puntata si è conclusa con la proposta dello chef Alessandro Diolosà, che ha realizzato una ricetta innovativa a base di arancia rossa, dimostrando la versatilità di questo frutto straordinario.

L’appuntamento con La Natura dal Campo alla Tavola prosegue con nuove puntate dedicate alle eccellenze agroalimentari italiane.

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